In questi ultimi mesi, tra zone rosse, gialle e arancioni, non ci siamo ancora ritrovati in presenza e il lavoro di un coro a distanza presenta non poche difficoltà.
Ci manca il cantare insieme, l’ascoltarci, il poterci guardar negli occhi e sentire le nostre voci risuonare in una sala, in una chiesa, in un teatro. Ci mancano le nostre prove ricche di emozioni, di risate …
Nel gruppo ci sono diverse reazioni: c’è chi si deprime un po’ per la situazione, ma c’è anche chi ne riceve una spinta creativa. Ognuno fa i conti con una nuova realtà, molto più virtuale che reale, ma tutti continuiamo ad aver voglia di cantare. Chi si lascia andare è perduto, chi abbandona è perduto, chi non sogna e non progetta nonostante tutto è perduto.
Così le nostre prove sono diventate un confronto a distanza, un creare insieme sfruttando al massimo le potenzialità della tecnologia, abbiamo cantato sovrapponendoci in video, abbiamo fatto esercizi di canto, abbiamo studiato brani nuovi e siamo diventati più esperti a registrarci.
Vi condividiamo il brano “I’piango et ella il volto” di Luca Marenzio sui versi di Francesco Petrarca tratti dalla Canzone XLVII.
“I’ piango; et ella il volto
Co le sue man’ m’asciuga, et poi sospira
Dolcemente, et s’adira
Con parole che i sassi romper ponno:
Et dopo questo si parte ella, e ’l sonno.”